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Il ruolo della vitamina D nel “fitness cardiocircolatorio”

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Sappiamo che quando svolgiamo attività fisica necessitiamo di maggiore ossigeno.

Questo ci appare evidente nell’immediata necessità di calibrare la nostra respirazione, adeguandola alle richieste del nostro organismo.

I polmoni svolgono, in questo contesto, un ruolo fondamentale, nell’accumulare l’ossigeno necessario allo sforzo da sostenere.

Ma sappiamo chiaramente perché abbiamo bisogno di ossigeno? Cosa avviene nel nostro corpo, mentre svolgiamo uno sforzo maggiore del normale?

Succede semplicemente che i nostri muscoli hanno bisogno di maggiore carburante, e quel carburante, nel nostro caso, si chiama ossigeno.

Anche per questo conviene che l’attività fisica sia svolta in posti dove esiste una maggiore concentrazione di ossigeno, come nei parchi o negli spazi aperti.

E come arriva l’ossigeno fino ai nostri muscoli?

Qui entra in gioco l’abilità del nostro cuore, organo strategico per il nostro vivere generale, e che ha un ruolo molto importante nel fitness.

Il cuore infatti è la pompa che spinge l’ossigeno accumulato nei polmoni verso tutti gli organi del corpo, e quindi anche verso i muscoli. Questo avviene tramite il sangue che, all’interno dei polmoni, si è arricchito di ossigeno.

E qui entra in gioco la vitamina D.

Uno studio pubblicato sulla rivista “European Journal of Preventive Cardiology”, ribadisce l’importanza della vitamina D per l’organismo umano e le sue attività fisiche e motorie.

La vitamina D ha un effetto positivo sulle ossa e sulla capacità cardiovascolare, come dimostrano numerose ricerche sul tema.

In particolare, durante l’esercizio fisico, quando il cuore pompa ossigeno ai muscoli, entrano in gioco i livelli di vitamina D nel sangue, che sono collegati al “fitness cardiorespiratorio“: termine utilizzato per definire l’esercizio del cuore.

Lo studio ha dimostrato l’importanza della vitamina D nei miglioramenti della capacità del cuore durante lo sforzo fisico.

Per questo i ricercatori ribadiscono l’importanza di controllare i valori della vitamina D nel sangue e accertarsi che siano sempre presenti in misura adeguata o alta.

La ricerca ha esaminato un campione di circa 2.000 persone tra i 20 e i 50 anni. Sono stati analizzati i vari livelli di vitamina D nel sangue e il consumo massimo di ossigeno (VO2 max).

Pertanto, dai dati raccolti, i ricercatori hanno constatato che i soggetti dotati di congrue quantità di vitamina D

  • hanno una maggiore capacità sotto sforzo,
  • sono dotati di miglior “fitness cardiocircolatorio”,
  • mostrano una maggiore capacità cardiorespiratoria,
  • sono più sane.

Quanta vitamina D dobbiamo avere?

Lo studio ha mostrato una forte associazione tra le prestazioni fisiche e la presenza di vitamina D nel sangue, ribadendo di trovarsi comunque ancora in una fase preliminare della ricerca.

E’ risaputo che la vitamina D può essere assunta dall’organismo tramite alcuni cibi. Purtroppo però la quantità necessaria all’organismo non è assimilabile solamente tramite il mangiare.

Per questo è talvolta consigliabile ricorrere ad alcuni integratori di vitamine, anche se con la dovuta moderazione e preferibilmente su consiglio medico.

La vitamina D è presente nel pesce, in particolare salmone, sardine, sgombro; in piccole quantità la troviamo anche nei latticini, formaggi e tuorlo d’uovo.

Viene assunta dal corpo anche quando ci troviamo in presenza di luce solare, per cui è consigliabile stare al sole, in particolare nelle ore centrali della giornata, specie in inverno (in estate ricordiamoci di proteggere la nostra pelle).

In aggiunta alla vitamina D è importante anche assumere il magnesio. Si tratta di un elemento importante per il nostro organismo, in quanto in grado di farci assorbile la vitamina D.

E’ comunque importante provvedere ad integrare con moderazione e magari rivolgersi al medico di fiducia. Esiste infatti anche un rischio nell’assumere vitamina D in eccesso, che può causare ad eccessivo calcio nel sangue, con effetti collaterali negativi quali vomito e debolezza.

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