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Nel bacino del Mediterraneo si vive a lungo (e in salute), ma sarà ancora così per molto?

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Di seguito il comunicato stampa della Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN) in vista della Giornata Mondiale della Salute che ricorre il 7 aprile.

Nel bacino del Mediterraneo si vive a lungo (e in salute), ma sarà ancora così per molto? Secondo numerosi studi, l’adozione di questa dieta ha contribuito, nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, a garantire ai suoi abitanti una vita sana e longeva (si stima che un’alta aderenza a questa dieta, rispetto a chi adotta altri modelli alimentari, possa tradursi in circa 4,5 anni  di aspettativa di vita in più). Oggi, tuttavia in quest’area, stiamo assistendo a una vera e propria “transizione nutrizionale” da una dieta tradizionale, caratterizzata da frutta e verdura, cereali integrali, legumi e olio extra vergine di oliva a una ricca di proteine animali, alimenti trasformati ricchi di zucchero, sale, grassi e alimenti a basso contenuto di fibre.

Principale conseguenza di questa transizione è l’aumento dei livelli di persone in sovrappeso o obese, importante fattore di rischio per problemi di salute come diabete, malattie cardiovascolari e cancro. Alcuni esempi? In Grecia più del 60% della popolazione è sovrappeso, mentre in Spagna e Israele si registra un’alta prevalenza di sovrappeso non solo negli adulti, ma anche nei bambini (34,1% e 35% rispettivamente nella fascia 5-19 anni).

E l’Italia? Pur essendo uno dei Paesi più conosciuti per la Dieta Mediterranea, il nostro Paese è tra quelli analizzati dal FSI a registrare i “valori relativi ai modelli alimentari” tra i più bassi. Lo zucchero, nella nostra dieta, rappresenta il 7,6% dell’apporto calorico totale giornaliero, mentre con 4,4g di sodio al giorno, superiamo quasi del doppio il consumo massimo raccomandato di 2,4 g/giorno. Ma l’Italia appare anche uno dei Paesi dove minore è il tempo dedicato all’attività fisica (solo il 36% della popolazione raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati), con evidenze sia nei bambini che negli adulti. Oltre al 36,8% dei bambini e degli adolescenti di età compresa tra 5 e 19 anni è sovrappeso, mentre tra gli adulti il dato sale a oltre il 58% del totale.

 

N.B. Foto in evidenza: “Globesity, foto realizzate da Silvia Landi, vincitrice nella categoria “Photography Unpublished” del progetto Food Sustainability Media Award di BCFN e TRF”

 

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