ADOLESCENTI E DEPRESSIONE: COLPA DEI SOCIAL MEDIA?
Negli ultimi tempi, sembrano dilagare sempre di più tra i giovani i sintomi della depressione. Uno dei tanti motivi, che potrebbero nascondersi dietro questa condizione psicologica, è rappresentato dai media. Una realtà ormai imprescindibile per la vita quotidiana dei ragazzi e non solo.
Secondo un recente studio dell’università Sainte-Justine Hospital di Montreal e pubblicato su Jama Pediatrics, i media sarebbero direttamente collegati alla depressione dei giovani. È però importante precisare che, quando si tratta di rischio depressione per gli adolescenti, non tutti i media sono uguali.
Infatti, gli studiosi spiegano la differenza tra i videogiochi e i social media. I videogiochi e il semplice uso del computer, seppur molto contestati, in questo caso però non sembrano essere collegati alla depressione degli adolescenti.
È chiaro che possono avere altri effetti sulla salute, ma almeno sotto questo aspetto sono da assolvere. Questo perché in linea di massima, i gamer, che giocano online o di persona con gli amici, sembrano avere una vita sociale felice e soddisfacente.
Al contrario i social media e la tv, sembrerebbero rappresentare un vero e proprio motivo scatenante della depressione. Ciò avviene perché il bombardamento di immagini perfette a cui i ragazzi sono esposti quotidianamente, risulta essere un attacco continuo all’autostima.
Come si è arrivati a questi risultati?
Per condurre questo studio, i ricercatori hanno preso in esame 3.800 ragazze e ragazzi presi da 31 scuole di Montreal. I giovani (dai 12 anni in su) sono stati monitorati dal 2012 al 2018. Durante questo periodo, dovevano riferire il numero di ore settimanali in cui utilizzavano i social media come Facebook e Instagram, i videogiochi e la tv. Inoltre, dovevano compilare periodicamente un questionario, in cui gli veniva chiesto di valutare su una scala da 0 a 4 una serie di sintomi della depressione come: tristezza, senso di inutilità, pensieri suicidi.
Dai risultati finali è emerso che ogni ora in più trascorsa davanti alla tv o ai social, faceva crescere i sintomi depressivi, mentre per computer e videogame questa associazione non esisteva.
Da cosa deriva l’attacco all’autostima?
Elroy Boers (uno degli autori dello studio) spiega che i social media e la tv sono forme di comunicazione aventi la caratteristica di esporre frequentemente gli adolescenti ad immagini di altre persone in situazioni favorevoli, come quelle con corpi perfetti o con uno stile di vita eccitante.
Queste immagini tendono a promuovere il confronto sociale verso l’alto e questo li fa sentire in colpa verso se stessi provocando un attacco continuo all’autostima.
In una realtà digitale come quella che viviamo è dunque importante insegnare ai giovani un uso consapevole e intelligente delle piattaforme social, per evitare di trovarsi a fare i conti con problemi di depressione o scarsa autostima.
FONTE: Artemisia Onlus