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7 MAGGIO: GIORNATA MONDIALE DELL’ASMA

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Oggi, 7 maggio è la Giornata Mondiale dell’Asma. L’asma è una malattia polmonare cronica caratterizzata da sintomi respiratori ricorrenti come la mancanza di respiro, il respiro sibilante, l’oppressione toracica e la tosse. Durante la normale respirazione, l’aria entra ed esce liberamente dai polmoni ma quando l’asma non è sotto controllo, le vie aeree si infiammano e diventano eccessivamente sensibili ai cambiamenti ambientali che possono scatenare facilmente un attacco d’asma.

Durante l’attacco, la mucosa delle vie aeree si gonfia, i muscoli intorno alle vie aeree si contraggono ed il muco blocca le vie aeree più piccole nei polmoni, rendendo difficoltosa la respirazione. I sintomi di asma variano di ora in ora, di giorno in giorno, di settimana in settimana e nei mesi. L’asma peggiora di solito alla notte e nelle prime ore del mattino. La gravità dell’asma inoltre varia da individuo a individuo.

Ma come prevenire o agire contro l’asma? Una delle molte risposte è evitare l’umidità! Una abitazione su quattro avrebbe un percentuale troppo alta di umidità nell’aria, e di conseguenza un rischio superiore del 50% di sviluppare asma e riniti allergiche. Inoltre l’umidità presente nelle abitazioni favorirebbe lo sviluppo di muffe tutt’altro che innocue. L’eccessiva umidità indoor (superiore al 60%) favorisce la proliferazione di muffe e l’esposizione alle tossine da loro prodotte può scatenare reazioni infiammatorie.

Come abbiamo detto la gravità dell’asma varia da individuo a individuo. Per i bambini però è ovviamente un problema da trattare più delicatamente. Oltre l’80% dei bambini asmatici sviluppa sensibilità verso un qualsiasi allergene. In molti casi i porimi segni dell’asma sono evidenti già prima dei 3 anni di età e questo predispone alla comparsa di asma vera e propria durante l’età scolare. L’asma riconosce una forte componente ereditaria: avere almeno un genitore o fratello con allergia di varia natura (rinite, eczema, asma) aumenta molto il rischio di sviluppare la malattia.

L’esposizione ad allergeni (pollini, pelo di animali, acari della polvere), al fumo e la nascita prematura possono aumentare ulteriormente il rischio. L’asma nel bambino, quando è diagnosticata precocemente e trattata adeguatamente, può in alcuni casi andare in remissione. È stato prospettato un ruolo protettivo dell’allattamento al seno.

In conclusione, la gestione dell’asma è complessa e richiede molta attenzione da parte del medico. Evitando il contatto con gli allergeni o riducendo la sensibilità del il sistema immunitario nei loro confronti con i vaccini, si eviterà al soggetto asmatico l’assunzione cronica o protratta di farmaci che possono avere effetti collaterali anche importanti. Evitiamo l’umidità e trattiamo l’asma seriamente!

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