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“OGNI CUORE CONTA, SOPRATTUTTO IL TUO”

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Chi riusciva a fare 5 piani di scale senza problemi, ora, ne riesce a fare a malapena due arrivando sul pianerottolo con il fiatone e una sensazione di morte addosso. Questi sono gli effetti dello scompenso cardiaco.

Una malattia ancor poco conosciuta che colpisce sopra i 65 anni e stravolge la qualità della vita anche se all’inizio può sembrare una patologia dolce e tutto sommato gestibile, ma attenzione è brava ad ingannare, perché costituisce uno dei primi motivi per il ricovero degli anziani.

La Società Italiana di Cardiologia (Sic), è una delle associazioni che si sono mosse per promuovere una campagna di sensibilizzazione intitolata “Ogni cuore conta, soprattutto il tuo”, con lo scopo di far luce su una patologia sconosciuta nonostante le sue conseguenze spesso drammatiche. L’obiettivo è informare pazienti e familiari affinché si rivolgano con fiducia agli specialisti.

Il problema di questa malattia risiede nel fatto che il cuore diventa incapace di fornire sangue in quantità adeguata alla richiesta dell’organismo e quindi anche un minimo movimento come allacciarsi le scarpe o infilare le calze diventa difficile da eseguire, ma soprattutto causa un affaticamento anormale.

Per quanto riguarda la prevenzione, dice Enzo Nunnari (direttivo Simg), che i medici di famiglia dovrebbero impegnarsi a parlare di più con i propri  pazienti e a far caso ad ogni minimo cambiamento quando gli assistiti raccontano le loro giornate. Bisognerebbe seguire delle semplici regole utili a tenere sotto controllo la malattia.

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