Patologie renali

Prevenzione e Diagnosi precoce malattie renali. Un Consiglio in Salute
26 GIUGNO 2025, 9.00-14.00
Sala Mechelli – Consiglio Regione Lazio – Via della Pisana 1301
Promosso da

Con il contributo non condizionante di

RAZIONALE
Le malattie renali rappresentano un problema di salute pubblica significativo a livello globale, con un impatto rilevante sulla morbilità e mortalità. La diagnosi precoce e la prevenzione sono strategie fondamentali per ridurre il peso della malattia, migliorare la qualità della vita dei
pazienti e contenere i costi sanitari associati alle fasi avanzate della patologia.
La malattia renale cronica (MRC) colpisce circa il 10-15% della popolazione adulta nei paesi industrializzati. Il rischio di progressione verso l’insufficienza renale terminale è elevato nei pazienti con fattori di rischio quali diabete, ipertensione, obesità e cardiopatia.
Le malattie renali croniche sono associate a un aumento del rischio di mortalità sin dalle fasi iniziali, e, laddove riscontrate in fasi avanzate della patologia, necessitano di una terapia sostitutiva come la dialisi o il trapianto di rene.
Oggi la terapia sostitutiva più utilizzata è la dialisi che – nonostante sia meno invasiva del trapianto di rene – comporta comunque un peggioramento della qualità della vita dei pazienti e una riduzione dell’aspettativa di vita. Tale terapia – con circa 45.000 pazienti e con 6.000 nuovi ingressi all’anno – impatta ogni anno sul bilancio del Servizio sanitario nazionale (SSN) per oltre 2,5 miliardi euro (50.000 euro all’anno per ciascun paziente).
Strumenti diagnostici avanzati, come la misurazione dell’albuminuria, la valutazione del filtrato glomerulare stimato (eGFR) e biomarcatori emergenti, possono facilitare una diagnosi precoce e stratificare il rischio di progressione. L’uso di tecnologie innovative, anche di autovalutazione, può migliorare l’identificazione dei soggetti a rischio e fornire indicazioni fondamentali al medico di base. Oggi, grazie alla ricerca scientifica, le terapie per le malattie renali croniche sono cambiate radicalmente, rendendo possibile – ove prescritte precocemente – la remissione delle malattie stesse. In questi casi, possono essere predisposte strategie terapeutiche innovative che riescono a rallentare la progressione delle malattie renali, consentendo un risparmio totale – al netto dei costi farmaceutici – pari al 32 per cento in meno delle spese per la dialisi, del 49 per cento in meno delle spese di ospedalizzazione e del 29 per cento in meno dei costi relativi alle acuzie renali.
Le strategie preventive includono interventi sullo stile di vita, come la promozione di una dieta equilibrata, l’aumento dell’attività fisica e il controllo della pressione arteriosa. Inoltre, l’educazione sanitaria e la sensibilizzazione della popolazione sono essenziali per migliorare la
consapevolezza del rischio renale e incentivare controlli e autocontrolli regolari. Investire nella diagnosi precoce e nella prevenzione delle malattie renali è quindi essenziale per ridurre l’impatto della MRC sulla salute pubblica. Un approccio integrato che combini tecnologia, educazione sanitaria e strategie di prevenzione può migliorare significativamente gli esiti clinici e ridurre i costi sanitari associati alla progressione della malattia.
PROGRAMMA
Moderazione e introduzione dei lavori
A. Morrone – Direttore Scientifico IISMAS – Istituto internazionale di scienze mediche, antropologiche e sociali
Saluti istituzionali
A. Savo (Presidente Commissione Regionale Sanità)
A. Aurigemma (Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province autonome)
Implementazione di programmi di screening regionali per l’individuazione precoce di pazienti a rischio di MRC: impegno e proposte per la Regione Lazio – A. Aurigemma ( Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province autonome)
Il burden epidemiologico della MRC – A. Addis (Responsabile Dipartimento Epidemiologico Regione Lazio)
Il burden socio-sanitario ed economico della MRC: nuove strategie di intervento – M. Morosetti (Nefrologo, Presidente FIR)
La “Proposta di Legge Mulè”: il punto di vista delle associazioni pazienti – riflessioni, next steps e call to action – A. Costanzi (Associazione Malati di Reni)
Identificazione precoce dei pazienti a rischio e strategia diagnostica: il ruolo del MMG e del nefrologo – P.L. Bartoletti (Segretario Regionale FIMMG Roma); M. Morosetti (Nefrologo, Presidente FIR)
PPDTA della malattia renale cronica e sua implementazione alla luce del DM77: il punto di vista della Regione – P.Parente (Area Integrata del Territorio Regione Lazio)
L’organizzazione delle reti sul territorio: gestione delle cronicità e del PPDTA secondo il DM77 – esperienze ASL FR e VT – A. Cavaliere (Direttore Generale ASL Frosinone; E. Bianconi (Direttore Generale ASL Viterbo)
Tavola rotonda conclusiva: come implementare uno screening efficace sul territorio – barriere ed opportunità
Chiusura dei lavori: A. Morrone – Direttore Scientifico IISMAS – Istituto internazionale di scienze mediche, antropologiche e sociali
*I RELATORI SONO IN ATTESA DI CONFERMA