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VIVERE PIU’ A LUNGO? ECCO I SEGRETI

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Un mistero mai svelato: l’elisir di lunga vita. Sul Journal of Internal Medicine è stato pubblicato uno studio che potrà aiutare i sognatori che sperano in una vita più lunga. “Si può – ci confermano anche Maria Laura Bonaccio e Simona Costanzo, partecipanti alla ricerca sovrastante – “Dobbiamo adottare solo 4 buone abitudini”.

5.200 persone sono state prese come campione per questa ricerca durata otto anni. Tra loro anziani, persone con diabete, malattie cardiovascolari e adulti sani. 1.237 di questi sono stati i decessi complessivi ma chi era rimasto fedele a queste “buone abitudini” presentava un rischio di morte ridotto. Il beneficio è stato osservato relativamente alla mortalità complessiva e, nello specifico, a quella determinata da cause cardiovascolari o da una malattia oncologica.

Scopriamo quali sono i segreti per vivere più a lungo:

  • Adottare una dieta sana;
  • Svolgere esercizio fisico;
  • Mantenere il peso corporeo nella norma;
  • Non fumare.

Queste abitudini se adottate nel corso della terza età, possono davvero allungare la vita. Si era già capito che questi erano ottimi consigli da cercare di seguire ma non si erano sperimentati i benefici dell’effetto combinato. Si stimano oltre tre anni in più di vita per chi adotta questi consigli.

“Attraverso lo stile di vita, si possa determinare un miglioramento delle prospettive di vita della popolazione, indipendentemente dalla situazione economica e dallo stato di salute di partenza” – afferma l’epidemiologa Maria Laura Bonaccio – “In più, rispetto ad altri studi, il nostro ha il vantaggio di essere stato condotto su una popolazione mediterranea. I risultati, ottenuti, pertanto rispecchiano fedelmente la scena del nostro Paese”. In America era già stato fatto uno studio di questo genere ma era stata aggiunta una terza buona abitudine: “Moderare i consumi di bevande alcoliche”.

Ora cerchiamo di capire quali sarebbero i benefici in grado di allungarci la vita: sicuramente il profilo di rischio cardiovascolare è migliore per chi segue uno stile di vita sana, rispetto a chi lo evita. La riduzione di livelli di colesterolo e dei marcatori dell’infiammazione determinata dai comportamenti virtuosi potrebbe essere responsabile dei ridotti tassi di mortalità osservati. Assieme ad altri parametri che sembrano dire abbastanza, in tal caso: dalla funzionalità renale al metabolismo del glucosio, fino ai livelli di vitamina D.

Un ulteriore passo verso nuove scoperte, su questo argomento, è sicuramente quello di analizzare indicatori legati all’adozione della dieta mediterranea associata ad una regolare attività fisica. Nel frattempo, però, conviene prendere alla lettera questi consigli se vogliamo vivere di più. Impariamo a vivere meglio.

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