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La plastica nella catena alimentare?

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L’ inquinamento degli oceani è ormai una cosa risaputa, ma le conseguenze di oltre un secolo di inquinamento delle acque sono ancora in parte sconosciute e sottovalutate.

In particolare, è la plastica a rappresentare uno dei maggiori problemi per la fauna acquatica e non solo; i rifiuti di plastica riversati negli oceani tendono a seguire le correnti portando a diverse conseguenze negative.

  1. La prima è che i rifiuti di plastica si scompongono in micro-particelle e vengono ingerite dagli animali, portandoli così all’avvelenamento. Questo ammesso che non vengano pescati prima; in tal caso la plastica potrebbe essere assimilata anche dagli esseri umani.
    Secondo uno studio presentato al congresso di Vienna è prorpio quello che sta succedendo. La plastica quindi è entrata a tutti gli effetti nella catena alimentare dell’essere umano.
  2. Un’altra conseguenza è che seguendo queste correnti i rifiuti tendono ad accumularsi formando vere e proprie isole di plastica; la più estesa è situata nell’oceano pacifico ed è denominata Pacific Trash Vortex (PTV). La sua dimensione stimata varia dai 700.000 km² fino ai 10 milioni di km² e dal 2013 l’Unesco lo ha riconosciuto come nuovo stato.

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L’utilizzo di plastica biodegradabile non risolve il problema, ma anzi porta ad una sua maggiore diffusione; questo tipo di plastica si decompone in nano particelle che vengono poi assorbite dagli animali.

Qual è la soluzione quindi?

La soluzione è la prevenzione: non è possibile eliminare la plastica già presente negli oceani, ma è possibile evitare di scaricarcene altra. Sono infatti partite numerose petizioni per far ridurre, a molte aziende importanti, l’utilizzo della plastica.
Ognuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire a diminuire la quantità di plastica usata quotidianamente. Si può iniziare prediligendo prodotti con confezioni plastic free e riutilizzando i contenitori  invece di comprarne altri.

I consigli per una senza plastica sono numerosissimi e facilmente reperibili sul web.

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