Dallo screening al Piano Oncologico Regionale: la presa in carico del paziente oncologico

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RAZIONALE

ll Piano Oncologico Regionale gioca un ruolo cruciale nella gestione delle pazienti oncologiche, prevedendo campagne di comunicazione e sensibilizzazione, formazione del personale sanitario e monitoraggio dell’efficacia dei percorsi di presa in carico delle pazienti con TM.
Il corso si pone come momento formativo essenziale per aggiornare il personale sanitario sui propositi del Piano Oncologico Regionale, tra cui:
-Definizione, valutazione e monitoraggio di modelli organizzativi di rete per l’attuazione dei PDTA;
-Principi di appropriatezza clinica e organizzativa e declinati a livello regionale e sub-regionale;
-Identificazione di aree critiche per la presa in carico dei pazienti oncologici;
-Stima del fabbisogno di prestazioni nell’ambito dei percorsi di sorveglianza per l’alto rischio e di nuovi protocolli di screening;
-Introduzione nuovi modelli organizzativi – Punti di Accesso e Continuità di cure Oncologici (PACO);
-Definizione e istituzione Molecular Tumor Board regionale;
-Definizione di indicazioni e criteri di accesso alla profilazione molecolare NGS e alla discussione e presa in carico dei Pazienti da parte del/i Molecular Tumor Board.

Il corso affronterà anche il tema degli screening oncologici, che rappresentano uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce dei tumori, tra cui il carcinoma della mammella, una delle forme di cancro più comuni tra le donne. La diagnosi precoce tramite screening può migliorare significativamente la prognosi, aumentare la sopravvivenza e ridurre i costi sanitari complessivi. Gli screening oncologici per il tumore della mammella (ecografia e mammografia), sono essenziali per rilevare le neoplasie in stadi iniziali, quando le possibilità di trattamento con successo sono più elevate. Infatti, la diagnosi precoce è associata a un aumento della sopravvivenza, miglior qualità di vita e riduzione della mortalità, poiché i pazienti con tumori rilevati in fase iniziale hanno tassi di sopravvivenza superiori e necessitano di interventi meno invasivi. Di conseguenza, la prevenzione e la diagnosi precoce risultano essere strumenti efficaci per ridurre i costi complessivi del trattamento del cancro, riducendo la necessità di trattamenti intensivi e ospedalizzazioni prolungate, e migliorando l’utilizzo delle risorse sanitarie.

programma

Saluti istituzionali:

Alessia Savo (Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale)

Giuseppe Quintavalle (Commissario Straordinario Asl Roma 1)

Fabio De Lillo (Responsabile Coordinamento attività strategiche spesa farmaceutica Regione Lazio)

Antonello Aurigemma (Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province autonome)

Interventi:

  • Mimma Raffaele (Responsabile UOSD Oncologia Presidio Cassia Sant’Andrea, ASL Roma1)
  • Domenico Gattuso (Direttore UOC Oncologia Asl Roma 1)
  • Antonella Ciabattoni (Dirigente Medico UOC di Radioterapia, Ospedale San Filippo Neri Asl Roma 1)
  • Andrea Cicconetti (Presidente Federfarma)
  • Adriano Valentini (Responsabile Comunicazione Regione Lazio)
  • Pier Luigi Bartoletti (Segretario provinciale FIMMG Roma)
  • Maurizio Zega (Presidente OPI Roma)
  • Referente Associazione Progettiamo il Presente