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Nelle scuole arrivano le lezioni di primo soccorso

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All’interno delle scuole italiane gli studenti potranno imparare a salvare una vita, riconoscendo le situazioni di pericolo e le circostanze che richiedono l’intervento di un adulto o dell’ambulanza, imparando a fare uso di un defibrillatore, come si fa un massaggio cardiaco e anche le manovre di disostruzione delle vie aeree.

E’ stato presentato al Ministero dell’Istruzione dalla ministra Valeria Fedeli, insieme a Mario Balzanelli, presidente della Sis 118 (Società italiana sistema 118) e al presidente della Federazione italiana di cardiologia, Francesco Fedele, il percorso formativo “Primo soccorso a scuola”, realizzato dai ministeri dell’Istruzione e della Salute, in collaborazione con il Sis 118. Il progetto, che attua il comma 10 dell’articolo 1 della “Buona Scuola”, partirà in via sperimentale il prossimo febbraio.

Coinvolgerà alunni dall’Infanzia alle Superiori, prevedendo ovviamente per i più piccoli un programma calibrato sulla loro età, formando anche gli insegnanti e il personale Ata.

“Primo soccorso a scuola” coinvolgerà le scuole di tredici province: Trieste, Padova, Sondrio, Savona, Macerata, Perugia, Pistoia, Latina, Campobasso, Salerno, Taranto, Vibo Valentia, Sassari. Per ciascuna provincia saranno selezionate 14 classi per un totale di circa 4.500 studenti, che frequenteranno due mesi di corsi teorici e pratici. Gli operatori del 118 e del volontariato realizzeranno la formazione nelle scuole insieme agli insegnanti e ai dirigenti scolastici. Un portale ad hoc, con informazioni e materiali didattici, andrà on line a gennaio.

“Diamo attuazione – ha dichiarato la ministra Fedeli – a un comma fondamentale della Legge 107. Partiamo quest’anno con una sperimentazione, per poi portare il progetto in tutte le istituzioni scolastiche dall’anno scolastico 2018-2019. Saper assistere una persona in difficoltà nell’attesa che arrivino i soccorsi è fondamentale. Anche questi sono strumenti per una cittadinanza attiva e consapevole”.

La ministra della Salute Beatrice Lorenzin, in un messaggio, ha sottolineato che “la conoscenza delle tecniche di Primo Soccorso può salvare innumerevoli vite. Portare questa conoscenza all’interno degli istituti scolastici significa sviluppare tra i giovani una cultura del primo soccorso per renderli consapevoli che le proprie capacità e i propri comportamenti possono fare la differenza. E questo fin dalla scuola dell’infanzia, dalla semplice conoscenza del numero 112 attraverso poi un percorso formativo sempre più ricco fino all’ultimo anno della secondaria superiore, insegnando ai ragazzi maggiorenni l’uso del defibrillatore”. Ma non solo. “Vogliamo allargare questa esperienza anche alle famiglie” ha annunciato la ministra Fedeli che ha definito il progetto “una svolta importante, un’operazione di civiltà”.

Fonte: Ansa

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